Il sorriso di un bambino è fondamentale: come preservarlo?

Non esiste niente che dia più soddisfazione di vedere un bambino felice e sorridente.

 

Questo è quello che tutti genitori del mondo vogliono: veder sorridere il proprio bambino. E non solo…vogliono il meglio per lui! E per ottenerlo, cercano il più possibile di informarsi per non farsi trovare impreparati.

Queste informazioni si rivelano sempre esatte? Non sempre lo sono.

Perciò, con questo articolo, proveremo a sfatare i dubbi che hanno i genitori sul tema dell’odontoiatria.

 

Un primo dibattito riguarda l’assunzione o meno del fluoro durante una gravidanza. Ci sono teorie contrastanti in merito; c’è chi dice che possa portare al rafforzamento dello smalto dei denti da latte, che incominciano a formarsi dopo il terzo mese di gravidanza. C’è chi, invece, lo sconsiglia fortemente. Dal nostro canto consigliamo un’assunzione massima giornaliera di un milligrammo (può evitare la generazione di carie in età adolescenziale). Discorso differente lo facciamo dopo la nascita del bambino, dove ne è consigliata la somministrazione in modo da poter rinforzare lo smalto dei denti definitivi.

 

Che cosa dobbiamo evitare dopo la nascita del bambino?

Sicuramente le abitudini scorrette, che a lungo andare possono portare a problematiche ben più gravi del previsto. Un esempio su tutti è il ciuccio “zuccherato”, da evitare categoricamente. Inoltre, è importante cercare di abituare il bambino a pasti corretti durante la giornata, evitando di nutrirlo continuamente. Questo perché il nostro organismo riesce a contrastare gli attacchi acidi (che avvengono ogni volta ingeriamo qualcosa che sia diverso da acqua) solo per 5 volte durante una giornata, non di più! La conseguenza, in caso contrario, è un aumento delle probabilità di formazione della carie.

 

Un’altra abitudine che dobbiamo assolutamente infondere al bambino è quella della pulizia dei dentini. Inizialmente utilizzando solo l’acqua, essendo ancora piccoli ed in fase di crescita. Andando avanti con i mesi, quando ci accorgiamo che il bambino riesce a “sputare”, aggiungendo anche il dentifricio.

 

E quando può iniziare a lavarsi i denti da solo?

Non c’è una risposta esatta in merito, però possiamo ipotizzare all’età di 7-8 anni, quando si trova nella posizione di essere anche più “autonomo”, considerando che in questo periodo della crescita sta per imparare a scrivere da solo. Lo spazzolamento è un movimento, che per farlo correttamente richiede una buona manualità e non è semplicissimo. È giusto allenare il bambino a utilizzare lo spazzolino da solo anche da una più tenera età, ma sempre con il supporto del genitore.

 

E se parliamo del mangiare?

Abbiamo già visto che l’alimentazione deve essere corretta e fatta quindi di pasti lineari. Parlando più specificatamente, possiamo dire sicuramente che si devono evitare cibi difficili da masticare e che quindi possono rimanere fra i denti più facilmente, causando così più facilmente principi di carie. Ovviamente sono da evitare le bibite gassate (poiché piene di zuccheri), cercando di non abituare il bambino a sostituire l’acqua con queste durante i pasti.

 

Concludiamo l’articolo con la problematica più seria. A che età togliere il ciuccio?

Sicuramente prima si leva e meglio è. L’abitudine al ciuccio è sicuramente una delle più difficoltose da togliere a un bambino. Molti lo usano come rifugio da qualcosa di brutto, altri per cattive posizioni dei denti e altri invece solo per gusto. Un errore comune è quello di sostituire il ciuccio con il dito, abitudine da evitare assolutamente.

 

Ci vediamo al prossimo articolo...